2021 Moena raggiunge il suo sogno3 minuti di lettura

Febbraio sarà un mese da ricordare per la Val di Fassa, soprattutto per il comune di Moena e la località Passo San Pellegrino.
Vi chiederete perché.
Finalmente un grande sogno, a cui da sempre si puntava, è stato raggiunto e anche in Val di Fassa verrà disputata la Coppa del Mondo Femminile di sci alpino.
Per la disciplina dello sci da discesa libera non tutte le piste hanno le caratteristiche ideali: queste, infatti, devono rispettare rigidi standard di lunghezza e livelli di tecnicità. Standard che la new entry del Col Margherita, la pista “Volata” è riuscita a soddisfare. Tanti sono i punti molto tecnici e difficili di questa pista, ma, secondo una delle nostre atlete azzurre emergenti, il primo ostacolo si presenta alla partenza e cioè il meraviglioso panorama che non si può far altro che ammirare. Come darle torto!
Siamo tutti molto elettrizzati e auguriamo a tutte le atlete di scendere in campo con tutte le loro competenze tecniche e materiali migliori e di fare una bella gara (un occhio di riguardo va chiaramente sempre rivolto verso le nostre atlete azzurre).
Ma a proposito di materiali… Come molti di voi sapranno, l’attrezzatura da sci non è sempre stata così. Al giorno d’oggi tutto è molto più performante e con un design progettato per aiutare lo sciatore o atleta nei movimenti, mentre ai tempi era ben diverso!

Non ci sono dati certi ma si pensa che lo sci fosse usato dai popoli Scandinavi già nel 2500 a.C. come modo per andare a caccia e a pesca nel loro territorio che era coperto di neve per la maggior parte dell’anno.
Da questo periodo in poi lo sci alpino si è evoluto enormemente negli anni. Le popolazioni scandinave usavano un tipo di sci molto simile a quelli che vengono usati oggi, in legno e con un unico lungo bastone che agevolava lo sciatore nel curvare e che oggi ha lasciato il posto ai nostri moderni e ultraleggeri bastoncini.
Nel 1800 invece, il modo prediletto per discendere le montagne era a tacco libero. E qui ci riferiamo proprio al telemark, praticato anche ai giorni nostri, che consentiva (e lo consente anche oggi) di essere molto più libero nei movimenti e agevolato anche in pianura ed in salita.
I primi anni del 1900 sono stati rivoluzionari: negli anni ’20 gli attacchi bloccano il tallone agli sci e nasce lo stile di discesa a sci paralleli. Gli sci sono di legno ma vengono alleggeriti ed accorciati per consentire una discesa più agile.
Nel 1936 la disciplina entra a fare parte dei Giochi Olimpici Invernali di Garmisch-Partenkirchen, nel 1956 a Cortina ed è uno spettacolo.
Sci a bastoncini non sono gli unici ad essere cambiati: anche l’abbigliamento ha subito delle trasformazioni sostanziali che dipendevano anche dalla moda del momento. I nostri papà da piccoli andavano a fare le gare con maglioni di lana e pantaloni da sci con le ginocchiere. Per non menzionare le mitiche tutine che hanno colorato gli anni ’80.
Insomma, l’evoluzione c’è stata in tutti gli aspetti della disciplina e tutto ciò ci fa sentire nostalgici.
Non vi diremo altro e non vediamo l’ora di accomodarci davanti alla tv e fare il tifo a tutte le atlete e, perché no, godere della meravigliosa vista del Col Margherita.
Voi siete pronti?
Le gare si terranno dal 26 al 28 febbraio.